CGIL CISL UIL di Bergamo hanno incontrato, presso la RSA “Villa Serena” di Brembate Sopra, i referenti delle associazioni di gestione delle RSA bergamasche, Cesare Maffeis, Fabrizio Ondei, Barbara Manzoni e Edoardo Manzoni. L’incontro aveva l’obiettivo di avviare un confronto sulle “criticità” che stanno vivendo queste strutture a seguito della pandemia da coronavirus, criticità principalmente legate alla difficoltà di accogliere i nuovi Ospiti e alla grave crisi economica che ne consegue, con rischio reale di chiusura di alcune strutture e la messa in cassa integrazione dei Dipendenti.

Questo è determinato principalmente dalle inadeguate indicazioni pervenute dalla Regione e, conseguentemente, dall’ATS che sostanzialmente scaricano tutte le responsabilità legate all’accoglienza dei nuovi ospiti sui gestori delle RSA. “I direttori delle RSA chiedono, e noi con loro – sottolineano i sindacati in una nota -,  che si attivi un tavolo di confronto in cui ci sia la possibilità reale di essere ascoltati dai decisori politici, in cui si affronti il problema dell’ammissibilità degli Ospiti, in cui la Regione si faccia carico di riconoscere il pagamento di una quota economica anche per i letti rimasti vuoti".

"Si chiede inoltre - continua la nota - di cogliere l’opportunità, determinata dal dramma che ha vissuto il nostro territorio, di ripensare seriamente e globalmente al modello di welfare che vogliamo attivare ed in particolare ad un servizio socio-sanitario territoriale in cui le RSA svolgano una funzione non solo di “ricovero”,  ma che rivedano la loro mission alla luce di un processo di domiciliarità”.