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Indicazioni contrattuali e di buon senso da Fnp Cisl Bergamo

Badanti e coronavirus: il vademecum

Meloni: "Meglio sempre mettere per scritto ogni nuova condizione"


Anche il lavoro di cura familiare, ai tempi del Coronavirus, deve rispettare regole, spesso di puro buon senso, a volte dettate da norme contrattuali e legislative.

A Bergamo, da una stima di FNP CISL, sono occupate circa 20.000 assistenti familiari, di cui solo la metà ufficiali e registrate all’elenco dell’INPS, comunque tutte impegnate ad assistere persone anziane, molto anziane e spesso non autosufficienti in un rapporto di lavoro con altrettante famiglie.

Nei giorni scorsi, FNP CISL ha diramato un vademecum per spiegare, a lavoratori e a assistiti, i comportamenti da adottare in questo periodo di emergenza, ferme restando le disposizioni e i consigli riportati nei vari decreti che si stanno susseguendo, confidando che i comportamenti sia del datore ma anche del lavoratore siano affidati alla reciproca comprensione e al senso di responsabilità che la gravità della situazione impone.

 

  • Se il lavoratore abita in zona rossa, non potendo esercitare attività lavorativa, l’assenza viene gestita con la malattia.
  • Se il lavoratore domestico non presta servizio su richiesta del Datore di lavoro, le assenze dovranno essere considerate PERMESSI RETRIBUITI.  In alternativa, se disponibili, il datore di lavoro può mettere in FERIE retribuite  il lavoratore per un numero di giorni non superiore alla metà di quelli a disposizione al momento attuale.
  • Se invece è il lavoratore, per sua sicurezza, a scegliere/decidere di non recarsi sul luogo di lavoro, dovrà richiedere (possibilmente per iscritto) FERIE retribuite (se ne ha a disposizione) oppure PERMESSI NON RETRIBUITI , che il datore non potrà rifiutare.

In alternativa ai punti precedenti, possono essere concordate tra datore e lavoratore modalità diverse in base anche al tipo di contratto in essere: per esempio riduzione delle ore ma anche delle giornate lavorative, concentrando l'orario settimanale in meno giorni, in modo da limitare il più possibile l'uso dei mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro, ecc...

Nel caso dei rapporti di lavoro in regime di convivenza, considerata l’attività assistenziale rivolta a soggetti fragili, si raccomanda ai collaboratori nel loro tempo libero di attenersi rigorosamente alle normative ministeriali valide per tutti: rimanere a casa se non per motivi strettamente necessari e in ogni caso limitare i rapporti con altre persone.

Laddove le prestazioni di lavoro domestico continuino a svolgersi con la consueta regolarità, i lavoratori residenti in comuni o zone diverse del datore, per raggiungere il luogo di lavoro, devono essere in possesso del modulo di Autocertificazione divulgato dal Ministero (che alleghiamo alla presente), dal momento che sono attivi controlli su tutto il territorio.

 

Le indicazioni su come governare il rapporto di lavoro di un assistente familiare in un periodo molto complesso come quello attuale, che ha sconvolto Bergamo e provincia sono preziose e utili, sia per la famiglia che per la dipendente. Sicuramente il buon senso e la volontà delle parti debbono coesistere dice Giacomo Meloni, segretario FNP CISL di Bergamo - e, laddove si applichi un determinato criterio, questo sia sempre tracciato e sottoscritto in maniera chiara ed esaustiva. Avendo ben chiaro che la priorità deve sempre essere data all’assistenza e alla cura della persona anziana, resa purtroppo in questa difficile congiuntura sanitaria, ancora più fragile, ed esposta al rischio di ammalarsi”.



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