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Il 17 dicembre la manifestazione in Piazza S. Apostoli a Roma

Una finanziaria "vuota" per i pensionati

Il "generale aggiunto" Luigi Sbarra al Consiglio generale Cisl Bergamo


Luigi Sbarra, segretario nazionale aggiunto della Cisl, ha parlato delle molte ombre che caratterizzano la legge di stabilità. L’ha fatto nell’ultimo Consiglio generale della Cisl Bergamo. Sbarra, in particolare, ha toccato il tema dei pensionati. “Nella legge di stabilità – ha detto Sbarra - non c'è nulla per i pensionati che per un criterio di equità dovevano essere l’altro pezzo del mondo ad essere tenuto in considerazione”. Perché se sul cuneo fiscale dovrebbero esserci 3 miliardi in dotazione, non c’è nessuna risposta per un popolo di pensionati che ha pagato più degli altri il prezzo della perdita di potere di acquisto negli ultimi quindici anni.Aver ripristinato la rivalutazione solo per alcuni e non per tutti – ha ripreso Sbarra - significa dare una sorta di contentino anche un po' vergognoso e provocatorio perché 7 euro all'anno sono una evidente provocazione verso i pensionati soggetti a prelievo fiscale in Italia doppio rispetto a quanto si paga mediamente in giro per l'Europa”.

Poi Sbarra, ha toccato il tema della non autosufficienza. “Hanno ragione i pensionati – ha ripreso Sbarra - quanto dicono che bisogna lavorare per una legge quadro sulla non autosufficienza. E’ un tema sociale importante che comprende più di 4 milioni di persone, tra l'altro non sono solo anziani, ma anche ragazzi, bambini, lavoratori usciti dal ciclo produttivo a seguito di malattie professionali e infortuni. Noi dobbiamo insistere sulla necessità che il paese abbia una vera legge quadro di sostegno ai non autosufficienti”. Sbarra ha insistito perché il governo apra un tavolo su previdenza e pensioni per cambiare, soprattutto, quella maledetta legge Fornero. Un tavolo che possa dare strutturalità all'Ape sociale, che possa rifinanziare Opzione Donna, che possa riconoscere alle donne che lavorano un anno di contributi in meno per ogni figlio, che possa pensare ad una pensione di garanzia per i giovani che andando in pensione col contributivo, per effetto di carriere lavorative precarie e discontinue, saranno condannati ad una vecchiaia di solitudine e di povertà.


“Noi dobbiamo insistere sul tema della separazione tra assistenza e previdenza – ha puntualizzatto Sbarra - per evitare che l'Europa ci rimproveri sempre che siamo il paese che ha la più alta spesa previdenziale in Europa senza che nessuno spieghi loro che se siamo in cima a quella graduatoria e perché sulla previdenza insistono costi di natura assistenziale che andrebbero tagliati ed eliminati da quelle voci”. Infine Sbarra ha ricordato la settimana di mobilitazione dal 9 al 18 dicembre. “Con i pensionati saremo il 17 dicembre in Piazza Santi Apostoli a Roma”.



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